PANCAKE: QUAL È LA VERA ORIGINE DELLE FRITTELLE DOLCI AMERICANE CHE HANNO CONQUISTATO IL MONDO?
Tutti nella vita abbiamo, prima o poi, mangiato o semplicemente sentito parlare dei pancake. Molti di noi li preparano spesso durante una bella e calma colazione domenicale o un ricco brunch rilassante per stare tutti insieme e gustare qualcosa di goloso che gli altri giorni è difficile preparare e mangiare con altrettanta calma.
Chi non li ha mai mangiati avrà sicuramente visto o sentito nominare i pancake in molti film o serie tv americane in cui i protagonisti fanno colazione a base di pancake con sciroppo d'acero, uova strapazzate e bacon.
Ma, al contrario di quanto si possa comunemente pensare, i pancake non sono originari degli Stati Uniti o, comunque, del Nuovo Mondo, ma affondano le loro radici ben più lontano e, più precisamente, nell'antica Grecia.
Qui, infatti, intorno al 500 a.c., si ha notizia dagli scritti di alcuni filosofi che venivano realizzate delle focaccine preparate unendo farina, acqua, olio, miele e formaggio.
Esse venivano chiamate teganites in riferimento al particolare tipo di teglia che che veniva utilizzato per prepararle.
Successivamente, le conquiste dell'Impero Romano acquisirono anche alcuni usi e costumi dei greci così come molte pietanze che vennero rivisitate.
È questo il caso dell'antica versione dei pancake che, nella Roma Imperiale, venivano chiamati Alita Dolcia ed erano preparati unendo latte, uova, farina e spezie.
Si trattava di una pietanza consumata solo dalla nobiltà e, come nella versione greca, non contemplava la presenza di lievito che, all'epoca, non era ancora conosciuto dall'uomo.
Per questo motivo, fino all'avvento di un agente lievitante, i pancake somigliavano soprattutto a delle moderne crepes, ma ciò non ha impedito loro di diffondersi in breve tempo, durante il Medioevo, in tutta Europa, compresa la Russia, secondo diverse varianti e la commistione di diversi ingredienti.
Ciò è verificabile facendo caso ad alcuni cibi mangiati, ad esempio, in Germania o in Olanda: nella prima ancora oggi si mangiano i Kaiserschmarrn, un dolce simile ai pancake servito a pezzetti con l'aggiunta di frutta secca, marmellata e zucchero a velo, mentre nella seconda si gustano i Pannekoek, molto simili ai pancake - anche nel nome - ma di diametro più piccolo, cotti all'interno di una padella sagomata apposita, serviti l'uno sull'altro e decorati con abbondante zucchero a velo.
Anche gli Scones scozzesi ricordano, seppur più piccoli e alti, i pancake americani, nome che, a proposito, compare per la prima volta all'interno di un documento in lingua inglese del '400.
Ma come ha fatto la ricetta di questi primi pancake ad arrivare fino oltreoceano? Molto probabilmente, successivamente alla scoperta dell'America, insieme ai popoli e alle merci si esportavano anche usanze culinarie del tempo, comprese le frittelle dolci tanto amate in Olanda e Inghilterra.
Una volta arrivata dall'altra parte dell'oceano, la variante europea dei pancake ha incontrato i gusti e le tradizioni degli americani che, nel corso dei secoli, hanno messo a punto la loro personalissima ricetta costituita, fondamentalmente, da latte, farina, uova, burro e zucchero.
Inoltre, i pancake non rappresentano solo uno degli alimenti preferiti per gli americani da gustare durante la loro ricca colazione, ma si sono guadagnati un giorno speciale in cui se ne possono mangiare a volontà e in ogni variante. Tale giorno è quello che precede la Quaresima (il nostro Martedì Grasso), il Shrove Tuesday, in cui nel Regno Unito, in Irlanda e in numerosi paesi del Commonwealth si fa una scorpacciata di pancake prima che comincino il digiuno e la penitenza che porteranno alla Santa Pasqua.
QUANDO E COME MANGIANO I PANCAKE GLI AMERICANI?
Gli americani mangiano i pancake prevalentemente a colazione, il pasto più ricco e importante della loro giornata in cui gli alimenti dolci si mischiano a quelli salati - entrambi più o meno calorici -, il tutto accompagnato da un tipico caffè lungo americano, dal latte freddo o dalla spremuta d'arancia.
Accanto alle uova preparate secondo diverse ricette - ma prevalentemente strapazzate -, al bacon, ai cereali, ai waffle, ai bagel, ai muffin e ai donut, i pancake sono il simbolo per eccellenza della colazione americana, soprattutto se impilati l'uno sull'altro fino a formare una torretta su cui versare denso e profumato sciroppo d'acero o frutti di bosco e cioccolato.
RICETTA DEI PANCAKE ORIGINALI
Rispetto alle comuni e classiche crepes che siamo abituati a vedere qui in Italia - e in Europa in particolare -, i pancake sono più spessi e morbidi, dal colore dorato che ricorda lo sciroppo d'acero caratteristico degli Stati Uniti e del Canada e dal diametro di circa 10/15 centimetri.
Visti gli ingredienti di cui sono composti, non rappresentano certo la colazione salutare da fare ogni mattina, ma possono facilmente diventare una dolce coccola da regalare a sé stessi e alla propria famiglia la domenica mattina o per la colazione di un giorno speciale.
Senza dimenticare che, come vedremo tra poco, anche i topping che possono essere utilizzati per condirli ne aumentano il valore nutrizionale, ma anche la prelibatezza e l'unicità.
Ma vediamo insieme qual è la ricetta dei veri e originali pancake americani per averla sempre a portata di mano ogni volta che si desidera qualcosa di speciale a colazione o per una merenda gustosa e diversa dal solito, senza dimenticare che non sono affatto pochi coloro che, amando il contrasto dolce-salato, adorano gustare i pancake con del formaggio o dei salumi.
Ingredienti per 16 pancake:- 2 uova
- 250 gr di farina
- 300 ml di latte
- 70 gr di zucchero semolato
- 40 gr di burro
- 1/2 bustina di lievito vanigliato (circa 8 gr)
Innanzitutto prendiamo le uova e separiamo i tuorli dagli albumi procedendo a montare questi ultimi con lo zucchero fin quando non saranno ben compatti.
Ai tuorli aggiungiamo il latte e il burro precedentemente sciolto e raffreddato mescolando fino ad ottenere un composto uniforme, solo allora possiamo aggiungere poco alla volta la farina e il lievito setacciati.
Quando anche questi ingredienti saranno ben amalgamati, aggiungiamo gli albumi montati con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarli e, una volta incorporati tutti, avremo il nostro composto per preparare i pancake.
Per cuocerli utilizzeremo una padella ampia e ben calda che avremo imburrato leggermente servendoci di un pezzo di carta assorbente e utilizzeremo un mestolo per prelevare il composto un po' alla volta e versarlo in padella.
Passato circa un minuto, sulla superficie superiore del pancake si formeranno delle bollicine e, se sollevando leggermente la frittelle, risulterà dorata nella sua parte a contatto con la padella, allora è il momento giusto per rigirarla e lasciarla cuocere dall'altro lato.
Una volta cotti tutti i pancake, ognuno può decorarli o condirli con diversi tipi di topping o ingredienti. Qualche esempio? Gli americani sono soliti utilizzare lo sciroppo d'acero, il caramello, il topping di cioccolato o di fragola, confetture, ma anche frutta secca o fresca come banane, fragole, kiwi, frutti di bosco e l'immancabile e sempre golosa spolverata di zucchero a velo.
Insomma, come già accennato, i pancake possono essere decorati con qualsiasi ingrediente che soddisfi i gusti personali di ognuno, anche salati, perché sono così gustosi che rendono goloso e avvolgente qualsiasi altro ingrediente a cui si accompagnano.
E se non vuoi realizzare tutta la ricetta da solo, scopri il Kit per Pancakes!
Ricetta fantastica ha sorpassato la mia ricetta che usavo da anni SUPER!